Incontri alla Fondazione Franceschi ONLUS
Il coraggio di vivere le emozioni negative
I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Herman Hesse
Nei giorni 7 novembre e 12 dicembre 2013, presso la sede della Fondazione Franceschi ONLUS, ha avuto luogo l'incontro Il coraggio di vivere le emozioni negative. La conduzione è stata ad opera del dott. Gianluca Ciuffardi, psicologo, ricercatore per la Fondazione, scrittore. Nella sua attività di ricerca si è occupato del costrutto scientifico di intelligenza, della qualità di vita in oncologia, dei processi di socializzazione, della percezione del tempo e del pensiero narrativo. S’interessa di epistemologia costruttivista e di scetticismo pratico.
Il coraggio di vivere le emozioni negative
A che cosa servono la tristezza, la rabbia e la paura? Le emozioni negative sono reazioni naturali che consentono agli individui di adattarsi meglio ai cambiamenti, ponendoli così nella condizione di affrontare con successo i pericoli e di superare le eventuali situazioni di disagio o di malessere. Anche le emozioni negative hanno un significato molto importante, poiché spingono le persone a cercare nuove soluzioni e adottare così dei comportamenti nuovi e originali.
Le emozioni negative spesso sono legate all’insicurezza personale e da un eccesso di critica verso se stessi e gli altri: infatti, sono davvero pochi e sempre meno valorizzati o riconosciuti, i momenti in cui si riesce a entrare realmente in contatto con le proprie e altrui emozioni, sopratutto quelle negative. Imparare a gestire meglio queste situazioni spiacevoli, può aiutare a sviluppare rapporti più autentici e duraturi con le altre persone.
Durante l’incontro saranno raccontate alcune storie metaforiche sul significato delle emozioni negative, in modo da riflettere insieme su alcuni aspetti della vita cui in genere si attribuisce poco valore, poiché spesso i ritmi stressanti del lavoro e della famiglia impongono di dare la precedenza ad altro.
Inoltre, sarà esaminato il rapporto tra le emozioni e alcune forme di arte, come la musica, il cinema, il teatro, la letteratura e la pittura. Forse non tutte le emozioni negative sono poi così spiacevoli da provare, se così tante persone trovano piacevole l’ascolto delle liriche di Schubert, la lettura dei romanzi di Stephen King, il poter ammirare i quadri di Munch, assistere a opere teatrali senza lieto fine, come quella di Romeo e Giulietta, oppure di film drammatici, ad esempio "Incompreso" del regista Comencini. Si tratta di opere che dovrebbero trasmettere angoscia, malinconia e sofferenza, eppure sono ugualmente apprezzate da molte persone, proprio perché suscitano quelle emozioni complesse che arricchiscono e completano l’esperienza che facciamo di noi stessi, degli altri e del mondo.