Fare di necessità virtù
“Dove è pericolo, cresce anche lo scampo”
Friedrich Hölderlin
Giovedì 24 marzo 2011, presso la sede della Fondazione Franceschi ONLUS, ha avuto luogo l'incontro dal titolo Fare di necessità virtù. La conduzione dell'evento è stata a cura di Gianlorenzo Baracchi, collaboratore della Fondazione Franceschi ONLUS. Dopo la laurea, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia presso l’Università di Firenze. Si interessa di filosofia del Novecento, con particolare riferimento all’esistenzialismo francese, al pensiero critico della Scuola di Francoforte, all’epistemologia costruttivista.
Fare di necessità virtù
La vita è dura, non c’è dubbio. Ogni giorno bisogna alzarsi, andare al lavoro, mandare avanti la casa, accudire i figli. È così che incontriamo quotidianamente la fatica e la stanchezza. E, a volte, anche la noia. Altre volte, invece, soffriamo della solitudine: ci sentiamo isolati, nonostante una folla ci circondi. E, prima o poi, dovremo tutti piangere la morte di persone amate. Cambiano le forme, ma non c’è uomo sulla terra che non debba fare i conti con il dolore, la noia, la solitudine, il lutto. Qui, in queste emozioni ‘nere’, facciamo l’esperienza amara dei nostri limiti, qui ci scontriamo con tutta la durezza della ‘necessità’. Necessario, infatti, è ciò a cui non si può sfuggire: il dolore, la noia, la solitudine, il lutto – i nostri sentimenti del ‘male’ – fanno inevitabilmente parte della condizione umana.
Eppure è proprio da qui, da questi vicoli apparentemente ciechi, che possiamo cercare di aprirci la strada verso inaspettate possibilità di vita. Certo, non si tratta di accontentarsi di facili consolazioni: il male non viene per educarci, per metterci alla prova, per renderci migliori – il male resta male. Ma a noi rimane, nonostante tutto, la libertà di lottare per strappare al male e alla sua presenza sconvolgente tutto il bene e l’amore di cui siamo capaci. Qui sta la nostra ‘virtù’ più preziosa. Qui s’impara la difficile arte di ‘fare di necessità virtù’.