L'ansia: qual'è il confine tra normalità e patologia?

 

L’uomo è forse la creatura più timorosa che ci sia, poiché alla paura elementare dei predatori e dei membri della sua stessa specie, si aggiungono le paure esistenziali portate dal suo stesso intelletto

Eibl-Eibesfelt

 

Giovedì 9 maggio 2013, presso la sede della Fondazione Franceschi ONLUS, ha avuto luogo l'incontro L'ansia: qual'è il confine tra normalità e patologia? La conduzione è stata ad opera del dott. Luca Calzolari, psicologo psicoterapeuta, ha collaborato con la LIDAP (Lega Italiana contro i Disturbi d'Ansia, Agorafobia ed Attacchi di Panico) nel loro giornale PAN. E' socio ordinario della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva e docente presso la Scuola Cognitiva di Firenze. Svolge attività come libero professionista, collaborando con vari enti, e scrive articoli per il suo sito "State of Mind".

 

L'ansia: qual'è il confine tra normalità e patologia?

L’ansia è un prodotto dell’evoluzione, è la spia rossa che si accende per segnalarci l’imminenza di un pericolo e che ci fa provare reazioni somatiche spesso spiacevoli quali tachicardia, sudorazioni, etc.

In questo momento di forte incertezza e precarietà è una delle emozioni che più siamo soliti provare e insieme alle sue sorelle, paura e panico, è anche presente in moltissimi quadri psicopatologici, sia nel ruolo di piatto principale che in quello di contorno.

Obiettivo dell’incontro sarà capire quali siano gli aspetti adattivi e quelli patologici dell’ansia. Per fare questo cercheremo di descrivere il ruolo delle emozioni e come esse possano essere un elemento di forte sofferenza personale, tanto da farci ridurre spesso la qualità della nostra vita, ma anche uno strumento fondamentale grazie al quale ci orientiamo nel mondo.

 

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