27 Agosto 1909: la riscoperta dell'America
Il viaggio di Freud e Jung negli Stati Uniti, tra sogno e realtà
“Gli americani lo sanno che stiamo portando loro la peste?”
Sigmund Freud
Giovedì 10 febbraio 2011, presso la sede della Fondazione Franceschi ONLUS, ha avuto luogo l'incontro dal titolo 27 Agosto 1909: la riscoperta dell'America. La conduzione dell'evento è stata a cura di Gianluca Ciuffardi, psicologo, scrittore. Nella sua attività di ricerca si è occupato del costrutto scientifico di intelligenza, della qualità di vita in oncologia e dei processi di socializzazione.Ha pubblicato un libro sull’intelligenza emotiva e un romanzo sulla psicologia di inizio novecento, oltre ad alcuni articoli apparsi su riviste italiane ed estere. Ha curato la realizzazione di un manuale per la preparazione dell’esame di stato degli psicologi. Si interessa di epistemologia costruttivista e di scetticismo pratico.
27 Agosto 1909: la riscoperta dell'America
Come l’arrivo della peste ..… con queste parole, Freud descrisse a Jung l’impatto che la psicoanalisi avrebbe avuto sul nuovo mondo, dove entrambi furono accolti trionfalmente. Prendendo spunto dal romanzo All’Ombra del Piccolo Dio, è stato descritto il valore onirico delle giornate che il padre e fondatore della psicoanalisi trascorse a New York. Tra svenimenti, incontri con strani personaggi, disagi fisiologici, scene comiche, cibo pesante, sortite a Coney Island e l’ammirazione per la vita di un porcospino, il dott. Ciuffardi ha cercato di tratteggiare il successo, ma anche i fraintendimenti e i disastri terapeutici, come quello di Marilyn Monroe, che la teoria di Freud ebbe negli Stati Uniti nel corso del novecento. Una società, quella americana, che a Freud non piacque per nulla fin dall’inizio, perché la considerava votata unicamente al consumismo e tesa a conseguire il successo commerciale. In tal senso, i personaggi della novella del burattino Pinocchio e del paese dei Balocchi, si prestano molto bene a descrivere la società americana di allora come quella di oggi.